
27-28 aprile 2009, MEF: “Forum sull’energia e il clima” delle maggiori economie mondiali, Washington D.C. (USA)
16 Paesi con le maggiori economie (ed anche le maggiori emissioni di gas serra) a livello mondiale hanno raccolto l’invito del Presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama, a partecipare con gli USA al “Forum sull’energia e il clima” (Major Economies Forum on Energy and Climate – MEF), che avrà come evento centrale il Vertice dei 17 capi di Stato in luglio in Italia, ai margini del Vertice del G8.
Lo scopo del forum è quello di contribuire ad accelerare il processo che intende portare ad un accordo internazionale sui cambiamenti climatici entro la fine dell’anno con la Conferenza della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change – UNFCCC) a Copenaghen, dal 7 al 18 dicembre 2009, attraverso un dialogo tra i maggiori Paesi industrializzati e in via di sviluppo.
Le 17 maggiori economie mondiali sono: Australia, Brasile, Canada, Cina, Corea, Francia, Germania, Giappone, India, Indonesia, Italia, Messico, Regno Unito, Russia, Sud Africa, UE e USA. Sono state invitate a partecipare agli incontri anche la Danimarca, in qualità di Presidente di turno della Conferenza delle Parti dell’UNFCCC in dicembre 2009, e le Nazioni Unite.
Il 27 e 28 aprile si è svolto a Washington D.C. il primo incontro preparatorio, con la partecipazione dei rappresentanti dei capi di Stato. [1], [2]
Nel suo intervento, il Segretario di Stato Americano, Hillary Clinton, ha voluto sottolineare quattro punti: 1) “La scienza è inequivocabile e la logica che ne consegue ineccepibile. I cambiamenti climatici sono una chiara e attuale minaccia per il mondo che richiede immediata attenzione”; 2) “Gli USA sono pienamente coinvolti e pronti ad agire e a recuperare il tempo perduto, sia a livello nazionale che internazionale. Il Presidente e la sua Amministrazione sono impegnati a far fronte a questa situazione e ad agire”; 3) “Le economie qui rappresentate hanno una speciale responsabilità di mettersi insieme a lavorare per un esito positivo delle negoziazioni sul clima a fine anno a Copenaghen”; 4) “Tutti i partecipanti oggi riuniti devono cooperare nello sviluppo di proposte significative per portare avanti il processo. Per risolvere la crisi sono necessarie nuove politiche e nuove tecnologie”. [4]
Il Ministro italiano dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Italiano, On. Stefania Prestigiacomo, ha portato all’incontro i messaggi emersi sui cambiamenti climatici dal “G8 Ambiente” della scorsa settimana. [3]
Commentando gli esiti dell’incontro, il Ministro Prestigiacomo, ha inoltre dichiarato: “Il Presidente Obama, [..], ha ribadito a tutti i rappresentanti del Major Economy Forum (MEF) sui cambiamenti climatici la volontà degli Stati Uniti di puntare sulla green economy e la disponibilità USA ad assumere impegni di tagli delle emissioni non solo nel lungo periodo, da qui al 2050, ma anche nel breve-medio periodo”. Il Ministro ha anche rilevato ottimismo in particolare per il risultato delle discussioni riguardo agli investimenti nell’innovazione tecnologica e nella diffusione delle tecnologie pulite nei Paesi meno sviluppati. [5]
Il dialogo, definito costruttivo anche dal delegato speciale degli USA per i cambiamenti climatici, Todd Stern, ha fatto emergere alcuni punti di convergenza, tra cui:
- il riconoscimento che “i cambiamenti climatici sono evidenti e sono un chiaro pericolo per il nostro Pianeta che richiede immediata attenzione da parte di tutti i Paesi”;
- la convinzione che il Vertice del MEF in luglio “dovrebbe inviare un segnale politico forte per dare impulso al processo in corso” verso la Conferenza di Copenaghen;
- la necessità sia di azioni ambiziose nel breve periodo per tutti, che di obiettivi nel medio termine per i Paesi industrializzati;
- il riconoscimento del potenziale del MEF nel trasferimento di tecnologie per la mitigazione dei cambiamenti climatici e nella promozione della cooperazione in tal senso.
- Riguardo al trasferimento di tecnologie, le delegazioni sono state inviate ad inviare proposte concrete di cooperazione, in vista del prossimo incontro preparatorio.
- Infine, è stato espresso un vasto consenso sull’organizzazione di due ulteriori incontri preparatori al Vertice di luglio, di cui uno in maggio a Parigi. Esso sarà dedicato al processo di Copenaghen, che comprende mitigazione, adattamento, sviluppo e trasferimento di tecnologie e finanziamenti. [6], [7]
– Fonti:
- [1] Casa Bianca (28 marzo) “President Obama Announces Launch of the Major Economies Forum on Energy and Climate”
- [2] UNEP (31 marzo) “Barack Obama launches climate forum to help seal the deal in Copenhagen”
- [3] MATTM/ G8 Ambiente 2009 (24 aprile) “G8 AMBIENTE SIRACUSA, 22‐23‐24 APRILE 2009 – G8 AMBIENTE: L’ADOZIONE DELLA CARTA SULLA BIODIVERSITÀ DI SIRACUSA CHIUDE I LAVORI. PRESTIGIACOMO: ‘SODDISFATTA DELL’ALTO LIVELLO DEL DIBATTITO, RISULTATI IMPORTANTI IN VISTA DELLA CONFERENZA DI COPENHAGEN’”
- [4] Casa Bianca (27 aprile) “Remarks at the Major Economies Forum on Energy and Climate Hillary Rodham Clinton Secretary of State”
- [5] MATTM (28 aprile) “Prestigiacomo: Obama ribadisce anche impegni su breve periodo”
- [6] Casa Bianca (28 aprile) “Special Briefing: Major Economies Forum on Energy and Climate”
- [7] Riassunto dell’incontro: Casa Bianca (29 aprile) “Chairman’s Summary from the First Preparatory Meeting of the Major Economies Forum on Energy and Climate”
– Ulteriori informazioni: Casa Bianca “Major Economies Process on Energy Security and Climate Change”.