28 gennaio 2009, UE: Comunicazione della Commissione Europea “Verso un accordo mondiale sui cambiamenti climatici a Copenaghen”

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La Commissione Europea ha pubblicato la Comunicazione: “Verso un accordo mondiale sui cambiamenti globali a Copenaghen” (COM(2009)39), che presenta una serie di proposte in vista della Conferenza dell’UNFCCC in dicembre 2009 a Copenhagen, dove si dovrebbe concordare un futuro accordo mondiale sui cambiamenti climatici per il periodo successivo al 2012, quando termina il primo periodo di impegni del Protocollo di Kyoto.

I principali elementi sui quali si concentrano le proposte della Commissione sono tre:

  • gli obiettivi per i Paesi industrializzati e le azioni appropriate per i Paesi in via di sviluppo;
  • la necessità di finanziamento delle azioni dei Paesi in via di sviluppo, sia per la mitigazione sia per l’adattamento ai cambiamenti climatici;
  • la necessità di costruire un efficace mercato del carbonio mondiale.

Secondo la Comunicazione, per limitare l’aumento della temperatura sotto i 2°C rispetto ai livelli pre-industriali, i Paesi industrializzati, assumendo un ruolo di leader, dovrebbero ridurre globalmente le emissioni di gas serra del 30% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2020. La comunicazione propone parametri specifici per assicurare che gli obiettivi nazionali prevedano uno sforzo confrontabile. Anche i Paesi in via di sviluppo, tranne quelli più poveri, dovrebbero contribuire, limitando entro il 2020 la loro crescita delle emissioni complessive al 15-30% rispetto ai livelli “business as usual”. Tra le azioni indicate vi è anche una rapida riduzione delle emissioni prodotte dalla deforestazione tropicale.

La Commissione afferma che, per ridurre le emissioni di gas serra a livello mondiale, potrebbe essere necessario aumentare gli investimenti netti globali aggiuntivi fino a 175 miliardi di euro all’anno fino al 2020, secondo stime indipendenti. Oltre la metà di questa somma sarà necessaria nei Paesi in via di sviluppo.

Le proposte della Commissione prevedono anche l’istituzione entro il 2015 di un mercato del carbonio che comprenda tutti i paesi dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Organisation for Economic Co-operation and Development – OECD), che si estenda entro il 2020 alle principali economie emergenti, con l’obiettivo di istituire un mercato globale del carbonio.

L’accordo di Copenaghen, secondo la Commissione, dovrebbe considerare, oltre all’aspetto della mitigazione anche quello dell’adattamento, anche attraverso l’istituzione di un quadro di riferimento per aiutare i Paesi ad adattarsi ai cambiamenti climatici inevitabili, suggerendo che tutti i Paesi dovrebbero dotarsi di strategie nazionali di adattamento ai cambiamenti climatici e che i Paesi in via di sviluppo più vulnerabili, come gli Stati delle piccole Isole, dovranno ricevere aiuto per potersi adattare.

La Comunicazione è rivolta al Consiglio, al Parlamento Europeo e agli organi consultivi dell’UE. La risposta del Consiglio Europeo è attesa per marzo. [1]

La Presidenza Europea ha accolto favorevolmente la Comunicazione, definendola “Un’eccellente base di  partenza per la discussione che si svolgerà in Consiglio Ambiente il 2 marzo”. [2]

Fonti:

Comunicazione: “Towards a comprehensive climate change agreement in Copenhagen

Domande e risposte sulla Comunicazione: Commissione Europea (28 gennaio) “Questions and Answers on the Communication Towards a comprehensive climate change agreement in Copenhagen”, riferimento MEMO/09/34

Ulteriori informazioni: Commissione Europea – “The EU’s contribution to shaping the future global climate change regime“.

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