
29 maggio 2009, UE: 2.8 milioni di nuovi posti di lavoro dall’attuazione della politica sulle energie rinnovabili
Secondo uno studio finanziato dalla Commissione Europea, nell’ambito del progetto EmployRES (Employment and growth impacts of sustainable energies in the European Union) sull’impatto della politica in materia di energie rinnovabili sulla crescita economica e sul lavoro nell’UE, l’attuazione della politica sulle energie rinnovabili e il perseguimento dell’obiettivo di aumentare al 20% nel 2020 la quota di rinnovabili nell’uso energetico, porterebbe a 2.8 milioni di nuovi posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili e genererebbe un valore aggiunto complessivo pari a circa l’1.1% del PIL.
La biomassa, l’eolico e le idro-tecnologie sono attualmente le più importanti per il lavoro. Lo studio evidenzia anche la necessità di politiche più forti per ottenere i massimi benefici economici derivanti dalle energie rinnovabili. Le tecnologie più innovative come il fotovoltaico, l’eolico al largo, il solare termico e i biocombustibili di seconda generazione richiedono maggiore supporto finanziario nel breve termine, ma sono esattamente la chiave per raggiungere l’obiettivo di medio termine nel 2020.
Il Commissario Europeo responsabile per l’Energia, Andris Piebalgs, ha commentato: “Questo mostra che i benefici delle rinnovabili in termini di sicurezza energetica e di lotta ai cambiamenti climatici possono andare mano nella mano con i benefici economici”.
– Fonti:
- Commissione Europea (29 maggio) “Commission’s study finds out that European 20% renewables target can give jobs to 2.8 million people”, riferimento IP/09/861
- EC – Energy, Studies – Renewable Energies
– Ulteriori informazioni: si veda la sezione LETTERATURA SCIENTIFICA, “The impact of renewable energy policy on economic growth and employment in the European Union”.