6 febbraio 2009, ITALIA: il Consiglio dei Ministri ha approvato le misure di incentivazione per le auto e gli elettrodomestici contenute nel “Pacchetto anti-crisi”

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge su una serie di misure a sostegno dei settori industriali in crisi, che mira ad affrontare la crisi del settore con interventi urgenti di supporto alla domanda e, contemporaneamente, ad orientare le scelte dei consumatori verso prodotti a basso impatto ambientale che vanno nella direzione degli obiettivi del Protocollo di Kyoto. Le misure riguardano: incentivi per l’acquisto di autoveicoli; incentivi per l’acquisto di veicoli commerciali leggeri; rottamazione motocicli o ciclomotori; incentivazione all’installazione di dispositivi antiparticolato sui mezzi pubblici; meccanismo di erogazione degli incentivi; misure di sostegno alla domanda; misure di sostegno alle imprese. [1]

“E’ la prima volta che un progetto di rilancio dell’economia assume come elemento base il valore che gli interventi avranno per l’ambiente. Una strategia che proietta il nostro paese in avanti in coerenza con gli interessi nazionali e con gli impegni assunti a livello internazionale, coniugando l’ecologia con lo sviluppo e facendone il motore per creare nuova occupazione”, ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente, On. Stefania Prestigiacomo, commentando le conclusioni del Consiglio dei Ministri che ha approvato le misure di incentivazione per le auto e gli elettrodomestici contenute nel “Pacchetto anti-crisi”. Il Ministro ha anche aggiunto che tali misure determinano una riduzione delle emissioni di CO2 e polveri sottili prodotte da una macchina su due fra quelle che circolano attualmente in Italia, intervenendo così in modo significativo sull’inquinamento urbano. Inoltre, ha aggiunto il Ministro: “E’ importante anche tutta la filiera degli interventi per il risparmio energetico” in quanto determinano “meno consumi energetici ma anche, di conseguenza, meno CO2 nell’aria”. […] “L’obiettivo”, ha concluso l’On. Prestigiacomo, “E’ tendere a realizzare abitazioni ad impatto energetico zero. Questo è utile alla nostra economia per importare meno combustibili fossili; utile al nostro ambiente perché abbassa i livelli di inquinamento e utile anche per rispettare gli impegni internazionali di riduzione di gas serra”. [2]

Fonti e ulteriori informazioni:

 

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