
9 ottobre 2009, UNFCCC/KP: Conclusione degli incontri dei gruppi di lavoro ad hoc (AWG-LCA7 e AWG-KP9 – 1e parti), Bangkok (Tailandia)
Si è conclusa a Bangkok (dal 28 settembre al 9 ottobre) la penultima serie di incontri importante per la definizione di un accordo mondiale onnicomprensivo sui cambiamenti climatici per il periodo successivo al 2012, da concordare durante la 15a Conferenza delle Parti (Conference of the Parties – COP15) della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change – UNFCCC), che si terrà a Copenaghen dal 7 al 18 dicembre 2009.
Questi incontri rientrano nell’ambito della cosiddetta “Roadmap di Bali” e comprendono:
- la 1a parte della 7a sessione del “Gruppo di lavoro ad hoc sull’azione cooperativa di lungo termine” (Ad Hoc Working Group on Long-term Cooperative Action – AWG-LCA) dell’UNFCCC,
- la 1a parte della 9a sessione del “Gruppo di lavoro ad hoc sugli ulteriori impegni per i Paesi inclusi nell’Allegato I che hanno ratificato il Protocollo di Kyoto” (Ad Hoc Working Group on Further Commitments for Annex I Parties under the Kyoto Protocol – AWG-KP) del Protocollo di Kyoto.
Dopo la sessione di giugno (Bonn, 1- 12 giugno 2009), dove è iniziata la revisione delle prime bozze dei testi negoziali, e dopo le consultazioni informali di agosto (Bonn, 10‐14 agosto 2009), in cui è stato compiuto qualche progresso nel consolidamento dei testi e nelle discussioni su alcune questioni tecniche, l’AWG-LCA e AWG-KP dovevano sfruttare la riunione di Bangkok per raffinare ulteriormente ed accorciare significativamente i testi negoziali, anche sulla base di nuova documentazione, cercando di completare il lavoro con successo nelle tempistiche previste.
Secondo il Segretario Esecutivo dell’UNFCCC Yvo De Boer, gli incontri di Bangkok hanno riportato “progressi su quelli che dovranno essere gli elementi costitutivi essenziali di un accordo a Copenaghen, tuttavia rimane ancora una mancanza di chiarezza su alcuni elementi chiave”, come i finanziamenti (per la mitigazione, l’adattamento e le tecnologie) e gli obiettivi intermedi di riduzione delle emissioni di gas serra dei Paesi industrializzati. Inoltre, secondo De Boer, dalle discussioni “è emersa la volontà comune di costruire un’architettura per dare compimento rapidamente all’azione internazionale sul clima”, fatto questo sicuramente auspicato e positivo, “ma persistono divergenze significative”.
In particolare, sono stati compiuti progressi sul fronte dell’adattamento, del trasferimento di tecnologie e della capacity building. Pochi invece i passi avanti per quanto riguarda gli obiettivi intermedi di riduzione delle emissioni di gas serra dei Paesi industrializzati. Inoltre, manca ancora chiarezza sui finanziamenti di cui i Paesi in via di sviluppo necessitano per intraprendere nuove azioni per limitare la crescita delle loro emissioni e per adattarsi agli effetti inevitabili dei cambiamenti climatici.
Da rilevare convergenza su alcuni aspetti tecnici che comprendono: uso del suolo, variazioni di uso del suolo e foreste (Land Use, Land‐Use Change and Forestry ‐ LULUCF), il calcolo dei potenziali di riscaldamento globale di nuovi gas serra e, relativamente ai meccanismi flessibili del Protocollo di Kyoto, le opzioni per il miglioramento e rafforzamento del Meccanismo di Sviluppo Pulito (Clean Development Mechanism ‐ CDM).
Anche la Presidenza dell’Unione Europea ha riscontrato “progressi nel lavoro di snellimento e consolidamento dei testi negoziali” e un intendimento comune su alcuni elementi chiave, come il supporto ai Paesi in via di sviluppo, attraverso: l’assistenza alla costruzione delle loro capacità di rispondere ai cambiamenti climatici, un Quadro d’azione per l’adattamento (Framework for Action on Adaptation to climate change – FAA) e la cooperazione tecnologica.
Tuttavia, la Presidenza ha sottolineato “l’esigenza di accelerare il passo delle negoziazioni” e di “concentrare le discussioni su elementi critici quali gli obiettivi di riduzione delle emissioni dei Paesi industrializzati e le azioni di mitigazione dei Paesi in via di sviluppo, questioni che vanno risolte anche per poter affrontare concretamente i relativi aspetti finanziari”.
Prossimi incontri:
- 02-06 Novembre 2009: 2a parte AWG-LCA7 e 2a parte AWG-KP9, Barcellona (Spagna).
- 07-18 Dicembre 2009: COP15 e COP/MOP5 e sessioni di tutti gli organi sussidiari (SB31, AWG-LCA8, AWG-KP10), Copenhagen, (Danimarca).
– Fonti:
- UNFCCC (9 ottobre) “UN Climate Change Negotiations result in more clarity on “bricks and mortar” of Copenhagen agreed outcome, but decisions on finance and mid-term targets remain outstanding”
- Presidenza dell’Unione Europea (9 ottobre) “Progress in Bangkok but need for greater speed in the negotiations”
– Ulteriori informazioni: UNFCCC “Bangkok Climate Change Talks – 2009”.
– Approfondimento sui risultati principali degli incontri: Edizione speciale della Newsletter del Focal Pont IPCC per l’Italia “UNFCCC-KP BANGKOK 28 SETTEMBRE-9 OTTOBRE 2009“.