Assegnata al magazine online Radar la prima edizione del Premio “Romeo Bassoli”. L’evento di premiazione alla sede CMCC di Lecce: un dialogo su come scienza e giornalismo si incontrano sui media, in ricordo di uno dei più brillanti interpreti del giornalismo scientifico italiano.

Che la scienza sia un motore economico, con ricadute sociali e non solo culturali, e in grado di fare continuamente notizia, Romeo Bassoli non solo lo aveva capito, ma anche applicato, ideando la prima pagina quotidiana interamente dedicata alla scienza nel panorama dei giornali italiani tra il 1989 e il 1990. A lui, uno dei più brillanti interpreti del giornalismo scientifico italiano, ufficio stampa dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e fondatore con la moglie Eva Benelli dell’ufficio romano di Zadig, è intitolato il Premio “Romeo Bassoli per il giornalismo scientifico sul clima e la sostenibilità”, con cui il CMCC intende portare all’attenzione del pubblico iniziative di giornalismo e comunicazione che offrano una lettura fresca, non convenzionale e di qualità dei temi ambientali e climatici.

Ad annunciare l’assegnazione della prima edizione del Premio è stato il Presidente del CMCC Antonio Navarra all’evento Una pagina di scienza, tenutosi il 20 dicembre presso la sede CMCC di Lecce. Un incontro pubblico sui temi del clima e della sostenibilità nella pratica giornalistica che ha fatto incontrare scienza e mondo della comunicazione in un dialogo sull’evoluzione della relazione tra le due sfere negli ultimi decenni in Italia, e sulle sfide attese.

“Al CMCC siamo sempre stati molto sensibili al rapporto tra la società scientifica e la società nel suo complesso” ha affermato Navarra. “Come scienziati abbiamo quasi l’obbligo di spiegare le cose che facciamo, di rendere comprensibile il modo in cui lavoriamo. In questo contesto, il mondo della comunicazione prende le storie della scienza e le porta a tutti. Romeo è stata una figura centrale nel contesto del giornalismo scientifico italiano, e un grande maestro. E’ stato il primo a fare in modo che ogni giorno esistesse una pagina scientifica su un quotidiano nazionale, che era l’Unità. Perchè un rapporto quotidiano con i temi della scienza è più efficace del sensazionalismo di notizie che durano poche ore, per diffondere il rispetto e il valore di un mondo basato sui fatti e sulla ragione”.

Per la sua prima edizione, la giuria, composta da Eva Benelli – Zadig, Silvia Bencivelli – Radio3 Rai, Mauro Buonocore – CMCC, Luca Carra e Cristiana Pulcinelli – Scienza in Rete, ha assegnato il premio Bassoli a Radar, un magazine online nato nel 2020 da un collettivo di giornalisti e fotografi che racconta le crisi più importanti del presente, dai cambiamenti climatici alla perdita di biodiversità e all’inquinamento degli ambienti in cui viviamo. Li racconta senza fretta, cercando l’approfondimento, con un apparato visivo forte e riconoscibile. E lo fa attraverso storie di persone, di impatti e soluzioni. “Una rivista indipendente capace di stupire con storie in cui si intrecciano, in una raffinata cornice in bianco e nero, parole e immagini che narrano la crisi ambientale e climatica del pianeta” si legge nelle motivazioni della giuria.

“La crisi climatica è una crisi globale con impatti locali. Questa per noi è la chiave: portare fuori queste storie locali” ha spiegato Francesco Martinelli, fondatore e membro della redazione di Radar. “Lo facciamo cercando quelle nicchie scoperte nell’ecosistema dell’informazione e riempiendole con l’approfondimento. Creiamo dei micro-pezzi di letteratura, investiamo sul singolo articolo, che non invecchia nel tempo, in controtendenza con l’usuale velocità delle notizie”.

La tavola rotonda seguita alla premiazione ha visto un dialogo sull’evoluzione della comunicazione scientifica negli ultimi 20 anni e sulle sfide del futuro con Eva Benelli, Luca Carra, Francesco Martinelli e Antonio Navarra, con la moderazione di Mauro Buonocore