Ambiente e salute a Taranto: un protocollo d’intesa per promuovere ricerca e innovazione

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Fondazione CMCC è tra i sei enti sottoscrittori del memorandum, che mette in rete la ricerca italiana d’eccellenza in ambito biomedico e ambientale per approfondire e affrontare le interrelazioni tra la compromessa qualità dell’ambiente nell’area tarantina e la salute dei cittadini.

È ormai accertata l’esistenza di una stretta relazione tra la salute dell’uomo e la qualità dell’ambiente. Nell’area di Taranto, indagini ambientali ed epidemiologiche hanno documentato una compromissione dell’ambiente e dello stato di salute dei residenti con eccessi di mortalità per malattie dell’apparato respiratorio, cardiovascolare e per diverse sedi tumorali. Ne è emersa la necessità di ulteriori attività di ricerca mirate a prevenire criticità ambientali e sanitarie in relazione al quadro emissivo presente nell’area industriale tarantina.

Con l’intento di cooperare nel contesto di progetti e programmi di ricerca condivisi mirati alla valutazione dell’impatto dell’ambiente sulla salute, con particolare riferimento all’area di Taranto – dichiarata ad elevato rischio di crisi ambientale – il 20 luglio 2020 è stato sottoscritto il “Protocollo di intesa per la promozione della ricerca e dell’innovazione nell’area di Taranto”. Sei gli enti sottoscrittori, che comprendono istituti di ricerca in ambito biomedico e ambientale:

L’ambiente, insieme alla variabilità genetica individuale, agli stili di vita e ai fattori socioeconomici, rappresenta un elemento chiave per la protezione della salute della popolazione. E va necessariamente studiato in relazione alla situazione climatica presente, a quella attesa per effetto dei cambiamenti climatici di natura antropica, e agli impatti che questi ultimi inducono su differenti fattori, quali ad esempio la qualità e quantità di acqua disponibile.  Di qui il coinvolgimento della Fondazione CMCC nella rete di istituti che con il presente Protocollo d’Intesa ha definito una serie di ambiti multidisciplinari di collaborazione: Ambiente, Cambiamenti Climatici e Sviluppo Sostenibile; Biotecnologie, Agroindustria e Protezione delle Salute; Fusione, Tecnologie e Presidio Nucleari; Tecnologie fisiche e Nuovi Materiali; Tecnologie per l’Energia, Fonti Rinnovabili e Risparmio Energetico.

Tra i firmatari, oltre a quattro istituti di ricerca, anche il Commissario straordinario per la bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto – incaricato di predisporre un programma di misure a medio e lungo termine per garantire un adeguato livello di sicurezza e mitigare le relative criticità riguardanti la competitività delle imprese del territorio tarantino – e l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’appennino Meridionale – che svolge attività di pianificazione e programmazione relative alla difesa, tutela, uso e gestione sostenibile delle risorse suolo e acqua, e alla salvaguardia degli aspetti ambientali.

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