Appuntamento a Copenhagen

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Il 2009 è un anno cruciale per i negoziati internazionali sui cambiamenti climatici e terminerà nella  United Nations Climate Change Conference (COP 15) che si svolgerà a Copenhagen, dal 7 al 18 dicembre, dove la comunità internazionale avrà di fronte l’importante obiettivo di siglare un accordo globale sul clima per il mondo post-Kyoto.

Nel 2012 terminerà il primo periodo di impegni stabiiti dal Protocollo di Kyoto e la comunità internazionale è quindi al lavoro per cercare consenso su un insieme di nuove azioni da mettere in campo per fronteggiare i cambiamenti climatici.

La via del 2009 che porta a Copenhagen si compone di fasi diverse; la prima e la seconda si sono svolte a Bonn, rispettivamente tra il 29 marzo e l’8 aprile e dall’1al 12 giugno (Vedi il post del blog CMCC su queste sessioni).

Il percorso verso la capitale danese è completato da tre sessioni successive:: 10-14 agosto a Bonn (informal meeting); 28 settembre-9 ottobre a Bangkok e 2-6 novembre a Barcellona.


Se non sarà un completo accordo globale, che ci sia almeno chiarezza

“C’è bisogno che a Copenhagen si firmi un accordo condiviso”, ha detto il segretario esecutivo dell’UNFCC Yvo de Boer intervistato da Environment & Energy Publishing (E&E). Ma, ha continuato de Boer, sarà molto difficile giungere a un documento che possa dirsi definitivo in ogni piccolo dettaglio.

Il raggiungimento di un accordo chiaro su quattro punti essenziali sarà un buon passo avanti verso la definizione di un nuovo trattato sul clima che potrà succedere al Protocollo di Kyoto:

  1. Quanto sono intenzionati, i paesi più industrializzati, a ridurre le loro emissioni di gas serra?
  2. Quanto sono intenzionati, i maggiori paesi in via di sviluppo come India e Cina, a limitare la crescita delle loro emissioni?
  3. In che modo sarà finanziato il contributo essenziale dei paesi in via di sviluppo a impegnarsi nella riduzione delle proprie emissioni e a realizzare misure di adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici?
  4. In che modo questi soldi saranno gestiti?

Se la COP 15 si chiuderà con accordi su questi quattro punti, ha concluso Yvo de Boer, siuramente si tratterà di un risultato assai positivo.

 

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