Secondo un rapporto pubblicato la scorsa settimana dall’Agenzia Europea per l’Ambiente (AEA), che presenta le informazioni richieste annualmente dalla Direttiva sui limiti nazionali di emissione (Direttiva NEC), i cieli europei hanno subito alcuni notevoli miglioramenti a livello di inquinamento dell’aria negli ultimi 20 anni grazie a delle importanti scelte politiche.
La Direttiva NEC monitora il biossido di zolfo, gli ossidi di azoto i composti organici volatili non metanici e l’ ammoniaca. Per la riduzione di questi agenti inquinanti, la politica europea ha introdotto norme sulle emissioni per i veicoli stradali e direttive in materia di prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento (Integrated Pollution Prevention and Control – IPPC) e di grandi impianti di combustione (Large Combustion Plants – LCP).
Il rapporto dell’AEA, intitolato Impact of selected policy measures on Europe’s air calcola i livelli che avrebbero raggiunto tali inquinanti in assenza di interventi, dimostrando visibili miglioramenti.
Il settore dei trasporti su strada, per esempio, ha avuto una diminuzione dell’80% del monossido di carbonio, una riduzione del 60% delle polveri sottili (PM2.5) e una significativa riduzione delle emissioni di ossidi di azoto e di zolfo causate da combustione industriali, rispetto allo scenario che si avrebbe senza l’applicazione delle politiche.
La relazione individua inoltre ulteriori obiettivi della Direttiva NEC, i problemi che possono insorgere e le potenzialità per risolverli. Per esempio, migliori inventari e proiezioni delle emissioni permetteranno una maggiore accuratezza nel monitoraggio e una maggiore armonizzazione degli obblighi di segnalazione internazionale ne ridurrà i costi.
La relazione indica che molti Stati Membri hanno già raggiunto la riduzione delle emissioni imposta dalla Direttiva NEC. Il rapporto conclude suggerendo alcuni miglioramenti alla NEC.
Il testo integrale della relazione è disponibile all’indirizzo http://www.eea.europa.eu/publications/nec-directive-statusreport- 2009.
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