La regione alpina è estremamente vulnerabile agli impatti del cambiamento climatico. Il turismo alpino deve essere ripensato alla luce delle sfide che questo comporterà: istituzioni pubbliche e operatori privati devono affrontare la sfida di una nuova idea di turismo in grado di guardare oltre le proposte tradizionali.
A dare suggerimenti pratici sul come trasformare la crisi in opportunità ci ha pensato il progetto “ClimAlpTour – Il Cambiamento Climatico ed i suoi impatti sul turismo nello Spazio Alpino”, finanziato nell’ambito del programma Alpine Space 2007-2013, che ha coinvolto per tre anni l’intero arco Alpino, dalla Slovenia alla Francia.
La conferenza finale del 6 e 7 ottobre ha assunto nella seconda giornata la forma di una vera e propria visita sul campo ad Auronzo di Cadore (BL), uno dei 24 casi studio affrontati dal progetto.
Al caso studio veneto e ai due valdostani (Valgrisenche e Monte Rosa) hanno contribuito i ricercatori del CMCC S. Balbi, L. Bonzanigo e V. Giannini, sotto la guida del Prof. C. Giupponi, mettendo a disposizione l’e-tool, uno strumento software in grado di fornire un’analisi multicriteriale per determinare le strategie di adattamento migliori e più sostenibili.
L’ottica è stata quella di coinvolgere in un processo partecipativo tutte le categorie di attori locali interessati allo sviluppo del turismo (amministratori locali, operatori turistici, popolazione e turisti), con l’obiettivo di aumentare la loro consapevolezza sul tema e di fare tesoro delle loro conoscenze. Attraverso seminari e workshop moderati dai ricercatori, gli stakeholder identificati hanno contributo all’analisi e alla concettualizzazione del problema; con il supporto dell’e-tool è stato possibile mettere in ordine di preferenza le opzioni sotto esame e facilitarne la decisione finale.
I risultati suggeriscono ad Auronzo si concentrarsi su attività legate allo sci di tipo familiare ed ad attività non sciistiche legate al benessere, che non necessitano di neve: spa, centri sportivi,shopping, gastronomia.
La partecipazione è stata intensa e costruttiva. Gli attori locali si sono autenticamente impegnati negli esercizi proposti, dimostrando consapevolezza della situazione corrente e dei possibili fattori di rischio legati ai cambiamenti climatici, ma anche grande creatività nell’individuare misure di adattamento dettagliate.
Il video riassume i risultati dei casi studio valdostani:
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