Cambiamenti climatici, pianificazione territoriale e ricerca scientifica: inizia la collaborazione

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Dal piano stralcio per l’assetto idrogeologico della Campania Centrale una novità assoluta: una parte dedicata a come i cambiamenti climatici potranno produrre impatti sul territorio. Gli studi del CMCC (divisione ISC di Capua) analizzano scenari futuri in riferimento a temperature e precipitazioni, un’analisi che offre nuovi strumenti per la pianificazione territoriale e la prevenzione dei rischi.

Intervenire sul territorio, pianificare, prevenire rischi e impatti: per fare tutto questo non si potrà fare a meno di considerare i cambiamenti climatici. Ne è una prova il Piano stralcio per l’assetto idrogeologico realizzato recentemente dall’Autorità di Bacino della Campania Centrale che, recependo in pieno le normative europee e nazionali, dedica una parte del documento a un’analisi dei cambiamenti climatici e dei potenziali impatti futuri per l’area di interesse. Il documento campano costituisce una vera e propria innovazione in questo campo perché per la prima volta testimonia una collaborazione concreta tra le autorità chiamate a occuparsi della pianificazione territoriale e la ricerca scientifica d’avanguardia sui cambiamenti climatici che fornisce ai decisori pubblici strumenti e informazioni scientifiche affidabili e rigorose su un argomento ormai riconosciuto come un fattore da tenere in debita considerazione per la gestione del territorio.

Nelle pagine dedicate ai cambiamenti climatici, i ricercatori del CMCC Paola Mercogliano e Guido Rianna (delle divisione ISC di Capua) hanno riportato gli esiti di una valutazione qualitativa delle anomalie di temperatura e precipitazioni per due trentenni futuri (dal 2021 al 2050 e dal 2071 al 2100). Applicando il modello Cosmo CLM sotto due diversi scenari di cambiamento climatico, i ricercatori hanno analizzato le variazioni su scala sub-giornaliera in riferimento all’area geografica della Campania Centrale, arricchendo la relazione con delle elaborazioni grafiche realizzate con il software CLIME, ideato e sviluppato dalla Divisione di Ricerca Impatti al Suolo e sulle Coste del CMCC.

Questo lavoro consente ai decisori pubblici di avere informazioni sui cambiamenti del clima e sulle loro possibili influenze sull’assetto idrogeologico del territorio, che mai prima d’ora avevano avuto la possibilità di trovare spazio all’interno di un documento dell’Autorità di Bacino. Questo tipo di informazioni si aggiungono agli strumenti che i decisori politici hanno a disposizione per la pianificazione del territorio a tutti i livelli, considerando il fatto che gli amministratori comunali sono tenuti, nelle loro attività che hanno a che fare con la gestione del territorio, a far riferimento al documento dell’Autorità di Bacino.

Dal piano stralcio dell’Autorità di Bacino della Campania Centrale, viene dunque un esempio chiaro di come la ricerca scientifica sui cambiamenti climatici sia in grado di rispondere alle esigenze definite dalle normative europee e nazionali, e sappia fornire gli strumenti e le conoscenze per supportare decisioni complesse come quelle che sono inerenti il rischio idrogeologico e la pianificazione territoriale.

 

Vedi anche

  • il Piano stralcio per l’assetto idrogeologico delll’Autorità di Bacino della Campania Centrale è disponibile e liberamente consultabile a questo link (pdf) 
  • CLIME, il software software GIS (Geographic Information System) integrato in ESRI ArcGIS Desktop 10.X, sviluppato dalla Divisione ISC – Divisione Impatti sul Suolo e sulle Coste per una migliore valutazione delle caratteristiche climatiche, e per lo studio del cambiamento climatico e dei suoi effetti (compresi gli impatti sul suolo), in un particolare dominio geografico.

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