
Dove le coste sono più vulnerabili alle inondazioni e come proteggerle: una mappa ad alta risoluzione del litorale leccese

Un nuovo studio fornisce informazioni dettagliate su come le inondazioni potrebbero espandersi nel litorale di Lecce con l’innalzamento del livello del mare, e offre indicazioni pratiche per la pianificazione urbana e la resilienza costiera. La ricerca identifica i punti in cui il mare potrebbe avanzare tra i varchi delle dune e invadere aree urbane e agricole durante eventi estremi di inondazioni. Guidato dal CMCC, lo studio fornisce le prime mappe ad alta risoluzione dei rischi di alluvione costiera per il comune di Lecce, nel Salento, in Italia.
Lecce – Un nuovo studio del CMCC, pubblicato sul Journal of Water and Climate Change, combina modelli digitali del terreno ad alta risoluzione (fino a 1 metro) con proiezioni di livello estremo del mare – dovuto alla concomitanza di alta marea, sovralzo meteomarino, setup ondoso, e innalzamento di lungo periodo del livello marino medio – per fornire una visione dettagliata fino a 35 anni del litorale leccese, offrendo uno strumento cruciale per autorità locali, stakeholder e cittadini.
La ricerca individua le aree più a rischio, evidenziando strade specifiche, ex paludi e tratti di dune compromesse dove potrebbero verificarsi allagamenti costieri. Lo studio fornisce anche raccomandazioni concrete per preservare i sistemi dunali, mantenere i canali di bonifica e integrare il rischio di allagamento nella pianificazione urbana di lungo periodo, offrendo un supporto fondamentale a enti locali, portatori di interesse e residenti.
Risultati principali
- I punti più vulnerabili comprendono varchi e tratti danneggiati della cintura dunale, strade principali e canali di bonifica.
- Le aree vicine a ex stagni, lagune e zone dove le dune sono state rimosse risultano particolarmente suscettibili agli allagamenti.
- Dei 15 km di costa analizzati, i settori settentrionali – Spiaggiabella, Torre Chianca e un sito specifico di Frigole – sono i più a rischio.
- A Spiaggiabella, per esempio, l’area urbanizzata allagata durante eventi estremi potrebbe quasi raddoppiare, passando da 11 ettari nel 2020 a 20 ettari nel 2060.
Otto mappe dettagliate sull’allagamento costiero sono disponibili nei dati supplementari dello studio su https://zenodo.org/records/17163898.
Per scaricare e usare le mappe per piacere contattare l’Ufficio Stampa CMCC (v. contatti in basso).
Raccomandazioni pratiche per la resilienza costiera
I risultati dello studio sottolineano l’importanza della conservazione e del ripristino ecologico dei sistemi dunali esistenti per attenuare gli impatti futuri. Andrebbero scoraggiati i parcheggi intensivi estivi nelle aree adiacenti agli stagni e alle dune, per ridurre compattazione e impermeabilizzazione del suolo, che intensificano gli allagamenti a lungo raggio. Inoltre, la manutenzione regolare dei canali di bonifica potrebbe migliorare il drenaggio e ridurre il rischio di allagamento. «Il monitoraggio continuo tramite reti strumentali resta essenziale per anticipare futuri eventi di allagamento» afferma Gianandrea Mannarini, ricercatore CMCC e primo autore dello studio, «e, in ultima analisi, l’approccio più efficace è integrare queste vulnerabilità nei quadri di pianificazione urbana di lungo periodo».
Le aree specifiche identificate come vulnerabili sono:
- Spiaggiabella: l’ex laguna di Fiumicelli, in particolare tra Via Portonovo e via Porto Ercole.
- Torre Chianca: l’area intorno allo stagno Fetida che interessa Piazza Paradiso e le vie circostanti, come pure la zona fra via Positano e via Ortona.
- Frigole: l’acqua di mare potrebbe superare il Lungomare Attilio Mori attraverso un passaggio vicino a uno stabilimento balneare.
«Come ricercatore e cittadino di Lecce mi sono sentito in una posizione privilegiata per poter aiutare il nostro territorio ad affrontare importanti sfide e prepararsi al futuro» ha commentato Mannarini, «e per supportare direttamente chi è chiamato a pianificare il futuro della nostra terra».
Il ruolo del CMCC nell’affrontare le sfide costiere
Il CMCC ha coordinato la ricerca, ha partecipato alla consultazione pubblica 2022–2023 per il nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG) di Lecce e ha preso parte ad incontri con l’Amministrazione comunale. Ricercatori del CMCC e del Politecnico di Milano hanno collaborato per produrre e pubblicare lo studio.
Maggiori informazioni:
Gianandrea Mannarini, Mario Leonardo Salinas, Giorgia Verri, Vladimir Santos Da Costa, Riccardo Barzaghi, Daniela Carrion; Coastal flood hazard for Lecce, Italy, from breaches in the dunes. Journal of Water and Climate Change 2025; jwc2025764. doi: https://doi.org/10.2166/wcc.2025.764