Questa settimana, la Commissione Europea ha ricevuto un altro duro colpo: l’Emission Trading Association International (IETA) si è schierata dalla parte dei numerosi critici del suo progetto di proposta riguardante il sistema d’asta dei permessi per la terza fase dell’Emission Trading Scheme comunitario. Il progetto della Commissione prevede la possibilità per i Paesi di mantenere le loro piattaforme d’asta nazionali indipendenti fino al 2016, evitando di entrare a fare parte di quella centralizzata. Questa settimana lo IETA ha inviato una lettera ufficiale alla Commissione Europea, chiedendo di togliere del tutto tale possibilità di “opt-out”, o di cercare di definire quale tipo di controllo la CE eserciterà sulle piattaforme nazionali, inclusa la possibilità di veto sulla loro creazione. Lo IETA, appoggiando le richieste delle utility europee, ha raccomandato anche la definizione di un calendario che determini i volumi e il rilascio dei permessi di emissione attraverso le aste. Anche se il Regno Unito e la Germania sono irremovibili nella loro posizione in merito a mantenere in esercizio le proprie piattaforme d’asta nazionali, l’elenco degli oppositori alla disposizione di opt-out continua a crescere: dopo lo IETA, corre voce che anche la European Climate Exchange sia contraria.
Climate Policy News
- Questa notizia è un estratto del Climate Policy News: una rubrica settimanale in lingua inglese, realizzata dal CMCC, che propone le ultime notizie sugli accordi internazionali sui cambiamenti climatici, gli aggiornamenti sul mercato del carbonio e dell’energia e sulle novità tecnologiche nel campo dei cambiamenti climatici. Vai alla pagina web per consultare tutti i numeri da Maggio 2007 .
- Questa settimana: IETA joins debate over auctioning platform details for EU ETS phase III; Bulgaria suspended from carbon trading; The American Power Act; The carbon market this week. Scarica la Newsletter del 10-16 Maggio 2010 [Pdf 44 Kb]