Nel 2007, la Cina ha approvato il piano strategico di medio – lungo termine per lo sviluppo delle energie rinnovabili. Per aumentare l’utilizzo di fonti energetiche pulite, con l’obiettivo che entro il 2020 possano rappresentare il 15% del consumo totale di energia del paese. A questo proposito, le biomasse sono la più abbondante fonte di energia rinnovabile esistente in natura e la Cina è persuasa che avranno un ruolo strategico nel migliorare il piano energetico nazionale.
La principale fonte di biomasse in Cina è rappresentata dai rifiuti: ogni anno vengono prodotti oltre due miliardi di tonnellate di rifiuti organici (pari al 60 % di tutti i rifiuti solidi), e 1.5 miliardi di tonnellate di questi scarti rimangono inutilizzati. I rifiuti di origine animale e vegetale sono una delle principali fonti d’inquinamento ambientale da contaminanti organici, e sono responsabili per esempio del fenomeno di eutrofizzazione di mari, laghi e fiumi.
La loro gestione sta diventando perciò una delle questioni ambientali più urgenti; ogni anno oltre 600 milioni di tonnellate di rifiuti sono raccolti con il metodo della raccolta differenziata: se questi scarti fossero convertiti in circa 45 miliardi di metri cubi di biogas sarebbe possibile abbattere di oltre 150 milioni di tonnellate le emissioni di CO2. Se a ciò si sommasse la progettazione di nuove centrali a biomasse, si potrebbero produrre enormi quantitativi di biogas e ridurre in maniera significativa i livelli d’inquinamento entro il 2015.
Lo Europe – China Clean Energy Centre (EC2) vuole favorire lo sviluppo di energie e tecnologie pulite in Cina, attraverso il trasferimento tecnologico, servizi di policy e consulenza, piattaforme innovative di capability builduing e awareness raising, per uno sviluppo globale più sostenibile.
EC2 è un consorzio di centri di eccellenza nato per fornire un supporto nel settore dell’energia al governo cinese e ai decisori politici cinesi ed europei. Fanno parte del centro nove partner, coordinati dal Politecnico di Torino. Il Centro Euro-mediterraneo per i Cambiamenti Climatici (CMCC) è leader del Work Package C (Capacity Building) ed è anche coinvolto nel WP A (Elaborating an Exit Strategy) e WP D (“Elaborating an Awareness Raising Strategy” e “Action Plan and Building and Operating a website”).
Nel suo primo advisory report Study of Potential and Constraints of the Biomass Sector in China, EC2 compie un’analisi esaustiva dello sviluppo del settore bioenergetico in Cina.
La ricerca è stata condotta da tre partner di EC2: CMCC (Italia), Tsinghua University (Cina) e Commissariat à l’Energie Atomique et aux Energies Alternatives (Francia). La pubblicazione prende in esame la disponibilità cinese di fonti di biomasse e la loro abbondanza, descrivendo le tecnologie che vengono impiegate (in Cina e nel mondo) per convertire le biomasse in energia. Fa il punto sulle ultime applicazioni tecnologiche e tendenze, sulle infrastrutture di policy, e fornisce un sostegno a governi e imprese nel valutare le risorse bioenergetiche della Cina.
Sono anche presentate le raccomandazioni dei paesi sviluppati, ed è illustrato un nuovo metodo innovativo per valutare la quantità di biomassa disponibile per produrre energia.
Leggi il secondo numero di Clean Energy Perspectives, newsletter del progetto, con uno speciale sul settore delle biomasse.