Venerdì 19 giugno il presidente russo Medvedev ha formalizzato la proposta di tagli alle emissioni di gas serra che il suo paese prevede per il 2020: ossia una riduzione del 10-15 per cento delle emissioni rispetto al 1990, prima del crollo dell’Unione Sovietica. In effetti, la Russia intende quindi aumentare le sue emissioni dalle 2,2 miliardi di tonnellate del 2007 a circa 3 miliardi di tonnellate nel 2020. Dopo essere stato l’ultimo paese ricco a fornire informazioni sui suoi obiettivi di medio termine, la Russia propone ora obiettivi che non soddisfano né le aspettative dei paesi in via di sviluppo né degli ambientalisti, che avevano chiesto tra il 25-40 per cento di riduzione. Fino ad oggi, il governo russo ha sempre chiarito che non intende accollarsi impegni ambientali che possano ostacolare lo sviluppo economico del suo paese.
- Questa notizia è un estratto dell’Emission Trading Monitor: una rubrica settimanale in lingua inglese, realizzata dal CMCC, che propone le ultime notizie sugli accordi internazionali sui cambiamenti climatici, gli aggiornamenti sul mercato del carbonio e dell’energia e sulle novità tecnologiche nel campo dei cambiamenti climatici. Vai alla pagina web per consultare tutti i numeri da Maggio 2007 .
- Questa settimana: La Repubblica Ceca ritira la sua causa legale, i leader dell’UE hanno decisione di rinviare il finanziamento di nuove opportunità di finanziamento per le tecnologie CCS, Pubblicato il progetto australiano di ETS, Obiettivi climatici delle Russia e, come di consueto, La situazione del mercato delle emissioni di carbonio – Scarica la Newsletter del 15-19 giugno 2009 [pdf – 163 Kb]