Nuove sfide: eccomi qua!

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Intervista di Alessandra Mazzai

Si sente persa senza la sua Moleskine e si annoia senza nuove, eccitanti sfide da affrontare. Una chiacchierata con Valentina Mereu, la patriottica ricercatrice sarda della divisione IAFES.

Cosa fai al CMCC?

Mi occupo prevalentemente di valutare gli impatti dei cambiamenti climatici sulla produzione agricola e gli effetti delle strategie di adattamento e mitigazione, principalmente attraverso l’applicazione di modelli di simulazione colturale alimentati da proiezioni di cambiamento climatico. Di recente ho anche dedicato molto tempo a progetti di supporto alle pubbliche amministrazioni per la pianificazione dell’adattamento ai cambiamenti climatici a diverse scale, da quella nazionale a quella locale.

Quale strada ti ha portato al CMCC?

Ho seguito le attività del CMCC fin dalla sua nascita. Da dottoranda presso l’Università di Sassari – uno dei soci fondatori del Centro – già collaboravo a diversi progetti di ricerca. Nel 2015 sono stata assunta dalla divisione IAFES, che ha una sede presso l’Università di Sassari.

È il lavoro che sognavi da bambina?

Durante gli anni ho cambiato idea spesso… tendo periodicamente a spostare l’attenzione verso nuovi obiettivi e progetti, devo sempre trovare nuovi stimoli perché mi stancano le situazioni statiche. Penso che sia un po’ questo lavoro, tutto fuorché monotono, ad aver trovato me. Qui l’evoluzione è continua, ci si confronta quotidianamente con nuovi problemi e nuove sfide, oltre che con ambienti e persone di ogni parte del mondo, grazie ai progetti internazionali e all’opportunità di viaggiare, interagire con i colleghi e arricchire il proprio bagaglio personale e professionale. È davvero molto stimolante e penso che pochi altri lavori possano reggere il confronto.

Qual è stato il momento più importante nella tua carriera al CMCC?

I momenti più belli sono quelli in cui ho affrontato nuove sfide. Scegliere è difficile, ma forse l’aver coordinato i lavori a supporto del Ministero dell’Ambiente per l’elaborazione del Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici, nonostante le difficoltà, è stata una delle sfide più belle di questi anni.

Cosa c’è sulla tua scrivania?

Un po’ di caos, a essere onesti! Tanti documenti di progetti e pubblicazioni, alcuni a portata di mano solo “per sicurezza”. Ma in questi ultimi anni la mia scrivania si è colorata di souvenir dal Libano, grazie alla mia studentessa di dottorato libanese che mi porta qualcosa ogni volta che rientra da un viaggio a casa. Forse la mia scrivania le sembrava troppo triste! E poi – alla faccia della tecnologia – non può mancare la mia agenda Moleskine su cui segno tutto: se malauguratamente la dovessi dimenticare a casa sarei persa!!

Quale rituale non manca mai nella tua giornata lavorativa?

Non posso iniziare la giornata di lavoro senza il caffè. Sorseggio il primo a casa appena mi sveglio, mentre accendo il pc per leggere le e-mail, e quando arrivo in ufficio mi fa compagnia il secondo/terzo caffè della mattina. È un’abitudine che mi porto dietro da quando ero studentessa, assieme alla convinzione che mi aiuti a concentrarmi meglio.

Come vai al lavoro la mattina?

Rigorosamente a piedi! Una passeggiata di dieci minuti a cui non potrei rinunciare: la mattina penso a quello che devo fare durante la giornata e la sera a quello che è stato fatto e a cosa mi manca. È durante questi momenti che, vedendo con un maggiore distacco le situazioni, riesco spesso a trovare le soluzioni che mi servono per affrontare alcuni problemi o situazioni lavorative.

Cosa fai nel tuo tempo libero?

La piscina è per me un modo efficace per staccare la spina un paio di sere a settimana: il contatto con l’acqua e i suoni ovattati mi rilassano molto. Durante il weekend invece, poiché vivo tutta la settimana lontana da mio marito e dalla famiglia, cerco di dedicare il mio tempo a loro e agli amici. Mi piace molto viaggiare e come rientro da un viaggio sto già pianificando il successivo! Cinema e teatro quando posso. Sono anche un’amante della buona tavola e amo sperimentare la cucina dei grandi chef. Spesso poi cado nel girone infernale delle serie tv: tra le mie preferite Mad Men, Breaking Bad, House of Cards, The Crown, giusto per citarne alcune.

Cinema o letteratura?

In alcuni periodi prediligo la lettura, in altri mi impigrisco un po’ e preferisco il cinema. Se devo scegliere un solo titolo mi gioco la carta “patriottica” e ti dico “L’uomo che comprò la luna”, film di un regista sardo (Paolo Zucca) uscito recentemente nelle sale, che ho davvero amato molto. È un film un po’ surreale, comico e poetico, che evidenzia molto bene quelli che sono i “fondamentali” di noi sardi. Se parliamo di letteratura invece prediligo i romanzi, soprattutto i classici dell’800, da Jane Austen a Emily Brontë, Tolstoj, Flaubert, Dostoevskij, e naturalmente Oscar Wilde… impossibile qui darti un titolo!

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