Scienza, scienza e…ancora scienza!

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Determinata, entusiasta e una scienziata figlia d’arte. Conosciamo insieme una delle ultimissime reclute del CMCC: Denitsa Angelova, ricercatrice all’interno della divisione di Analisi Economica degli Impatti dei Cambiamenti Climatici e Politiche (ECIP).

Intervista di Ottavia Carlon

Di cosa ti occupi al CMCC?
Lavoro all’interno della divisione ECIP e la mia mansione principale è quella di quantificare i rischi legati ai cambiamenti climatici a livello nazionale. Il mio team è composto da economisti e matematici, e attualmente stiamo costruendo il quadro metodologico di un indice di rischio climatico che ci permetterà di produrre stime di rischio per una vasta serie di scenari socioeconomici e di cambiamento climatico.

Quale strada ti ha portato al CMCC?
Il mio interesse per la statistica e il fascino che suscitano in me le tematiche legate ai cambiamenti climatici mi hanno fatta avvicinare al CMCC. Ero inoltre consapevole dell’eccellente ricerca prodotta qui, quindi non appena si è presentata un’opportunità per me di candidarmi, l’ho colta al volo.

È il lavoro che sognavi da bambina?
Da un punto di vista generico, posso dire di sì. Prima ancora di questo, sognavo di essere un chirurgo o un ingegnere… Entrambi i miei genitori sono scienziati, quindi forse anche loro hanno contribuito alla mia inclinazione professionale. Il lavoro che svolgo al CMCC combina perfettamente il mio approccio scientifico e il mio interesse per le questioni legate al clima. Insomma, posso dire di essere una donna felice: faccio ciò che amo!

Ci racconti qual è stato il momento più bello della tua vita al CMCC?
Sono arrivata al CMCC solo da pochi mesi (ho iniziato il 15 settembre 2020), quindi mi aspetto che i momenti più soddisfacenti a livello di ricerca arrivino più avanti; tuttavia, da un punto di vista umano, posso dire di essere rimasta molto colpita dal livello di competenza, impegno e anche simpatia dei miei colleghi.

Qual è il rituale che non manca mai nella tua giornata lavorativa?
Mi piace strutturare la mia giornata lavorativa il più possibile. Inizio ogni giorno sorseggiando una tazza di caffè mentre leggo le e-mail che si sono accumulate dal giorno prima. Credo che strutturare rigidamente il tempo di lavoro mi aiuti molto ad essere più produttiva, specialmente in questo momento particolare. Infatti, mentre quando siamo in ufficio siamo spinti ad una maggiore concentrazione da una sorta di campanella Pavloviana legata all’ambiente circostante, oggi, a causa di questo smart-working forzato, molti di noi mescolano gli ambienti di lavoro a quelli di svago: in questa situazione, credo che un’organizzazione precisa sia ancora più importante.

Come vai al lavoro la mattina?
Uso i mezzi di trasporto pubblici.

Che cosa fai nel tuo tempo libero quando non lavori? (Cinema, musica, opere d’arte, letteratura, sport: di cosa non sai fare a meno?)
Faccio sport, prevalentemente freeletic, un allenamento nel quale si utilizza esclusivamente il nostro peso corporeo. Questa attività mi aiuta a restare concentrate e in salute. Amo anche l’arte in tutte le sue forme. Inoltre, mi piace molto leggere articoli scientifici che non sono connessi alla mia linea di ricerca, specialmente riguardanti le scienze naturali. Percepisco il loro contenuto come distante da ciò su cui lavoro normalmente, quindi non lo trovo affatto stancante – anzi.

Cinema o letteratura? Che libri ti piacciono?
Mi piacciono entrambi, e mi piace anche molto andare a teatro: è davvero un peccato non poterci andare ora, a causa del COVID-19! Il mio libro preferito è Anna Karenina di Tolstoj, ma amo molto anche il lavoro di Dostoevskij e di Umberto Eco.

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