Se scienziati e creativi lavorano insieme per il clima

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L’attenzione alle scienze del clima da parte della sfera politica è aumentata negli ultimi anni, ma non ancora abbastanza velocemente. Le riflessioni di Andrea Bigano, ricercatore della Fondazione CMCC e di RFF-CMCC EIEE, su come la tradizionale comunicazione scientifica dovrebbe affiancarsi a nuove e creative narrazioni sui cambiamenti climatici per promuovere un’azione urgente, in un’intervista su Energy Cities.

“L’agenda politica include oggi obiettivi che solo pochi anni fa sarebbero stati considerati estremi […]. Dobbiamo investire i nostri migliori sforzi e speranze per fare in modo che questa tendenza acceleri prima che la finestra d’azione si chiuda, perché non c’è più tempo da perdere”.

Andrea Bigano è uno scienziato della Fondazione CMCC e dell’RFF-CMCC European Institute on Economics and the Environment (EIEE). È stato intervistato da Energy Cities – comunità dedicata a promuovere la progettazione di città “a prova di futuro” – sul tema dello spazio dato alla scienza nei processi decisionali, e in che modo la comunicazione scientifica possa motivare un’azione efficace sul clima.

“Un’informazione autorevole e rigorosa è ciò che alimenta il processo di creazione della conoscenza scientifica, e dobbiamo essere consapevoli del suo ruolo fondamentale. A questo livello, dobbiamo fare ogni sforzo per andare oltre i gerghi specifici delle varie discipline scientifiche, perché la scienza del clima è probabilmente il campo più interdisciplinare che esista” ha affermato Bigano. “Allo stesso tempo, è fondamentale che i messaggi della comunità scientifica siano resi interessanti, rilevanti e comprensibili a tutti. A questo scopo, penso che dovremmo rimanere aperti a tutti i mezzi di comunicazione e non porre limiti alla creatività. Dopo tutto, il cambiamento climatico è una minaccia esistenziale: ciò che è in gioco è la nostra stessa esistenza, e quella dei nostri figli. Le arti, la letteratura, la musica, i film servono a trasmettere sentimenti ed emozioni potenti, come quelle suscitate dalle traiettorie esistenziali interessate dai cambiamenti climatici. La connessione è chiara e c’è una crescente consapevolezza in termini di narrazioni sul cambiamento climatico tra i creativi. E’ quindi importante che scienziati e creativi lavorino insieme per esplorare tutti i mezzi possibili per comunicare in modo semplice l’urgenza dell’azione climatica a lettori, spettatori, fan della musica e utenti dei social media. Più velocemente questa diventerà una priorità chiara e reale per tutti, più velocemente si posizionerà come priorità nell’agenda dei decisori politici”.

Leggi l’intervista completa in inglese: ““It is important that scientists and creative people sit together

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