Target rinnovabili: in deficit alcuni Stati Membri

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L’11 marzo ciascuno Stato Membro dell’Unione Europea ha presentato alla Commissione una relazione che stima la quota raggiungibile di energia prodotta da fonti rinnovabili in relazione al consumo totale di energia al 2020.
Secondo la Relazione di Sintesi, almeno dieci Stati membri prevedono di avere, nel 2020, un surplus di energia “verde” rispetto al loro obiettivo vincolante, mentre cinque Stati membri si aspettano di avere un deficit. In particolare l’Italia, con un deficit in valore assoluto di 1,2 Mtep, avrà la più grande carenza di produzione nazionale di energia da fonti rinnovabili. Tuttavia, questi risultati sono preliminari. Sarà possibile avere maggiori dettagli entro la fine di Giugno 2010, quando gli Stati presenteranno i National Renewable Energy Action Plans (Piani d’Azione Nazionali in materia di Energie Rinnovabili).
Nelle loro relazioni, alcuni Stati hanno indicato anche in quali settori stimano di raggiungere la quota più elevata di energia prodotta da fonti rinnovabili. Per esempio, in Portogallo e in Svezia ci si concentrerà sull’energia elettrica, mentre in Irlanda sul settore dei trasporti.
Gli Stati Membri che ritengono di non poter raggiungere i propri obiettivi unicamente con risorse interne, dovranno acquistare dei Transfer da altri Stati Membri o Paesi Terzi attraverso “Meccanismi di Cooperazione”, realizzati al fine di permettere il raggiungimento degli obiettivi nel modo più efficace, sviluppando risorse di produzione di energia rinnovabile nei luoghi in cui è più efficiente farlo. In particolare, attraverso gli “Statistical Transers – Trasferimenti statistici” i Paesi si impegnano a scambiarsi un determinato quantitativo di energia rinnovabile prodotta, determinato statisticamente. Diversamente, attraverso il meccanismo del “Joint project – Progetto comune”, la produzione di un determinato nuovo impianto viene suddivisa tra gli Stati Membri. Alcuni Stati Membri hanno già individuato le tecnologie in cui potrebbero essere utilizzati i Meccanismi di Cooperazione. Questi includono energia eolica offshore (Germania, Estonia e Irlanda), idroelettrica (Romania e Bulgaria) e biomassa (Lettonia).
Infine, se vengono rispettate alcune condizioni, i Progetti comuni in materia di produzione di energia elettrica possono essere stabiliti anche con i Paesi Terzi. A questo proposito, Francia, Grecia, Italia e Spagna hanno affermato che potrebbero utilizzare Meccanismi di Cooperazione per favorire lo sviluppo di energie rinnovabili nei Paesi Terzi.

International Climate Policy and Carbon Markets

Questa notizia è stata estratta da International Climate Policy and Carbon Markets, una rubrica bimestrale in lingua inglese di analisi sulle evoluzioni del mercato del carbonio e sulle politiche internazionali e locali sul clima. Scarica l’ultimo numero, N. 7 Marzo 2010 [335 Kb].


Indice del numero di Marzo 2010
pp. 2-3: INTERNATIONAL NEGOTIATIONS and NATIONAL POLICIES      
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On the way to auctioning
:: The Copenhagen targets
pp. 4-5: ENERGY POLICY
:: Investing in wind energy
:: Renewable target: EU on track,
some Member States no
pp. 6-8: FLEXIBLE MECHANISMS and DEVELOPING COUNTRIES
:: CDM: the first large-scale forestry project in Africa
:: China and India: two faces of a different coin
pp. 9-11: CARBON PRICE
:: Economics Models for the long-term carbon price evaluation


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