RECIPE (Report on Energy and Climate Policies in Europe) ha visto impegnati quattro istituti di ricerca altamente qualificati nelle scienze climatiche quali il tedesco PIK (Potsdam Institute for Climate Impact Research), il francese CIRED (Centre International de Recherche sur l’Environnement et le Développement), l’inglese EPRG (Electricity Policy Research Group), e il CMCC (Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici).
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RECIPE sintesi
Nel progetto RECIPE, sono stati applicati tre modelli energetico-economici completamente diversi (IMACLIM, REMIND, e WITCH) che sono stati utilizzati per eplorare possibili futuri percorsi per tracciare la transizione verso un’economia a basso contenuto di carbonio.
Il punto di partenza di RECIPE: se non si agisse affatto per ridurre la concentrazione di CO2 nell’atmosfera, questa raggiungerà livelli compresi tra 730/840 ppm (parti per milione) provocando un incremento della temperatura media del pianeta compreso tra 3 e 7 °C rispetto ai valori di epoca pre-industriale.
I risultati del progetto RECIPE mostrano che:
- stabilizzare la concentrazione di CO2 nell’atmosfera a 450 ppm è un obiettivo tecnicamente possibile ed economicamente realizzabile;
- il costo per raggiungere questo obiettivo è compreso tra 0,1% e 1,4% in termini di consumo aggregato rispetto ai valori attuali;
- politiche che si pongano come obiettivo la stabilizzazione di CO2 a 410 ppm migliorano le possibilità di contenere l’innalzamento della temperatura media del pianeta entro i 2°C sopra i livelli di epoca pre-industriale;
- in questo caso i costi sarebbero compresi tra 0,7% e 4% in termini di consumo aggregato rispetto ai valori attuali.
RECIPE fornisce una serie di raccomandazioni per realizzare un’economia a basso contenuto di carbonio:
- disincentivare investimenti in impianti energetici tradizionali (che producono energia attraverso la combustione di carbonio) per abbassare i costi della mitigazione;
- fonti di energia rinnovabili e sistemi di cattura e stoccaggio (CCS) del carbonio rappresentano le soluzioni con più elevato potenziale per realizzare strategie di mitigazione a basso costo; ma per fare ciò sono necessari forti investimenti iniziali;
- prevedere investimenti in tecnologie a basso contenuto di carbonio che raggiungano i 1200 miliardi di dollari USA entro il 2050 o almeno che siano compresi tra 0,2% e 1% di PIL mondiale nel corso del 21° secolo (con la maggior parte degli investimenti dedicati a rinnovabili e CCS);
- nel breve periodo, un importante potenziale di abbattimento delle emissioni è riposto nell’implementazione di efficienza energetica e nella gestione della domanda di fabbisogno energetico;
- politiche che siano credibili nel lungo periodo rafforzano la fiducia degli investitori e quindi fornisce incentivi per nuovi soggetti ad entrare nei nuovi mercati di energia a basso contenuto di carbonio;
- il coinvolgimento di settori privati è essenziale a crescita di investimenti in tecnologie per energia pulita;
- la disponibilità di un ampio ventaglio di tecnologie economicamente realizzabili rende la decarbonizzazione della produzione energetica un traguardo raggiungibile con relativa facilità;
- nell’industria energetica europea la riduzione delle emissioni dipende principalmente dall’implementazione di impianti già esistenti;
- la Direttiva Europea sulle Rinnovabili fornisce un quadro determinante per la diffusione di un’ampia e diversificata offerta tecnologica;
- il settore dei trasporti è il più difficile da decarbonizzare; a questo proposito va data la massima priorità alla ricerca e a progetti pilota che contribuiscano a determinare la percorribilità di opzioni alternative;
- mercati nazionali delle emissioni dovrebbero integrarsi con sistemi cap-and-trade che si stanno sviluppando nell’area OECD;
- ricerca tecnologica e scientifica, progetti pilota, politiche miranti ad ampliare lo spettro delle opzioni disponibili per raggiungere obiettivi di mitigazione possono costituire garanzie efficaci contro le incertezze del futuro sviluppo tecnologico.
RECIPE fornisce anche dettagli su scenari e strumenti che riguardano alcuni settori delle emissioni in Europa quali la produzione di energia, i trasporti, l’industria e l’agricoltura.
RECIPE: la produzione di energia nell’Ue
- È il settore chiave per la riduzione delle emissioni; in questo ambito esiste un grande potenziale per raggiungere risultati positivi nella mitigazione delle emissioni europee.
- Un ampio assortimento di opzioni tecnologiche per la riduzione delle emissioni è già disponibile e dovrebbe esserlo sempre di più in futuro a costi sempre più bassi.
Molte opzioni tecnologiche hanno un potenziale elevato di riduzione dei costi se supportate da politiche che mirino a incoraggiarne lo sviluppo e la diffusione.
Implicazioni politiche
- Cap-and-tradeè lo strumento cruciale per incoraggiare la transizione a basso contenuto i carbonio nel settore energetico europeo;
- le rinnovabili hanno un elevato potenziale in questa direzione, la Direttiva Europea sulle rinnovabili assicura che gli stati membri debbano fornire gli strumenti legislativi per le infrastrutture necessarie e, dove necessario, per supporto finanziario per fare in modo che le rinnovabili soddisfino il 20% della fabbisogno entro il 2020.
RECIPE: il settore dei trasporti nell’Ue
- Senza un intervento politico le emissioni di CO2 derivanti dai trasporti continueranno a crescere drasticamente. Crescita di PIL, rimozione di frontiere ai mercati, riduzione dei costi e concentrazione verso sistemi di trasporto più veloci sono tra i maggiori fattori di crescita.
- Il futuro tecnologico di molte opzioni a basso contenuto di carbonio nel settore dei trasporti (che riguardano l’elettrificazione, l’idrogeno e bio carburanti) è altamente incerto.
Implicazioni politiche
- le priorità di breve periodo riguardano la ricerca, lo sviluppo e l’applicazione di innovazione con lo scopo di stabilire opzioni alternative, ridurre incertezze e abbassare i costi;
- la disponibilità economica di carburanti a basse o nulle emissioni di CO2 (come biocarburanti e idrogeno da rinnovabili) sarà limitata a lungo;
- nel il settore dei trasporti, contribuire a obiettivi di riduzione delle emissioni di lungo periodo in un modo che sia economicamente efficiente, sarà necessaria una combinazione di strumenti politici che si rivolgano alle specifiche carenze dei mercati e dei comportamenti dei consumatori
RECIPE: il settore industriale nell’Ue
- In assenza di intervento politico, il mix energetico dell’industria europea sarà dominato dai carburanti fossili, in particolare carbone. Le politiche di intervento possono garantire un mix più variegato e indipendente da carbonio.
- Si tratta di un settore, quello industriale, che detiene un alto potenziale per l’implementazione di sistemi di efficienza energetica.
- Un sistema differenziato di prezzi contribuisce a limitare i rischi di fuoriuscita di quote di emissioni per molti settori legati all’industria, come il cemento, ferro e acciaio, alluminio, raffinerie e produzione di concimi.
Implicazioni politiche
- in Europa la riduzione delle emissioni nel medio periodo non saranno frutto di investimenti in nuovi impianti, quanto dell’implementazione dell’efficienza energetica di quelli esistenti;
- un elemento cruciale è costituito dall’affidabilità; il settore industriale ha bisogno di sistemi politici stabili e trasparenti capaci di stimolare investimenti maggiori e sempre più centrati su tecnologie a basso contenuto e a basso consumo di carbonio;
- un sistema di prezzi differenziati nel mercato delle emissioni, provoca incertezze e paure legate alla fuga di emissioni in aree dove queste hanno costi più bassi, questa situazione genera incertezza negli investimenti e limita la crescita di un mercato a basso contenuto di carbonio. In questo ambito è necessaria una forte collaborazione internazionale sui prezzi delle emissioni allo scopo di garantire fiducia nei mercati ed evitare discriminazioni.
RECIPE: l’agricoltura europea
- Una serie di opzioni di mitigazione sono disponibili nel settore dell’agricoltura a costi bassi, nulli o addirittura negativi. Queste opzioni riguardano la gestione del suolo, l’utilizzo di fertilizzanti e concimi. Esistono comunque difficoltà che devono essere superate e che non sono direttamente correlate ai costi di queste opzioni.
Policy implications
- estendere il mercato di emissioni al settore agricolo non è una iniziata appropriata per incentivare la disponibilità di un migliore potenziale di mitigazione a costi efficienti;
- una strategia di mitigazione nell’agricoltura europea dovrebbe essere parte di un più vasto approccio politico verso un’agricoltura sostenibile e lo sviluppo rurale, un approccio che dovrebbe tenere insieme gli obiettivi di politiche ambientali e di politiche di sviluppo.
Maggiori informazioni sul progetto RECIPE
- Edenhofer, O., C. Carraro, J.-C. Hourcade, K. Neuhoff, G. Luderer, C. Flachsland, M. Jakob, A. Popp, J. Steckel, J. Strohschein, N. Bauer, S. Brunner, M. Leimbach, H. Lotze-Campen, V. Bosetti, E. de Cian, M. Tavoni, O. Sassi, H. Waisman, R. Crassous-Doerfler, S. Monjon, S. Dröge, H. van Essen, P. del Río, A. Türk (2009): RECIPE – The Economics of Decarbonization. Synthesis Report.
- Luderer, G., V. Bosetti, J. Steckel, M. Jakob, H. Waisman, O. Edenhofer (2009): Towards a better understanding of disparities in scenarios of decarbonization : sectorally explicit results from the RECIPE project. CMCC Research paper RP0069.
- Luderer, G., V. Bosetti, J. Steckel, H. Waisman, N. Bauer, E. De Cian, M. Leimbach, O. Sassi, M. Tavoni (2009): The Economics of Decarbonzation: Results from the RECIPE model intercomparison. RECIPE Working Paper.
- Jakob, M., V. Bosetti, H. Waisman, E. De Cian, J. Steckel, M. Leimbach, L. Baumstark (2009): The RECIPE reference scenarios. RECIPE Working Paper.
- Jakob, M., H. Waisman, V. Bosetti, E. De Cian, M. Leimbach, L. Baumstark, G. Luderer (2009): Description of the RECIPE models. RECIPE Working Paper. Appendix (to the Working Paper “Description of the RECIPE models”) – Detailed model descriptions.
- Bodirsky, B., R. Crassous-Doerfler, H. van Essen, J.-C. Hourcade, B. Kampman, H. Lotze-Campen, A. Markowska, S. Monjon, K. Neuhoff, S. Noleppa, A. Popp, P. del Río González, S. Spielmans, J. Strohschein, H. Waisman (2009): How can each sector contribute to 2C? RECIPE Working paper.
- Neuhoff, K., S, Dröge, O. Edenhofer, C. Flachsland, H. Held, M. Ragwitz, J. Strohschein, A. Türk and A. Michaelowa (2009): Translating model results to economic policies. RECIPE Working Paper.
- RECIPE: descrizione del progetto