
Ferrovie costiere italiane e innalzamento del livello del mare: La scienza a supporto delle decisioni

Le infrastrutture svolgono un ruolo chiave nel garantire l’efficacia delle strategie di sostenibilità a basse emissioni di carbonio. Un nuovo studio, guidato dal CMCC in collaborazione con Rete Ferroviaria Italiana Gruppo FS e l’Università degli Studi di Napoli Parthenope, adotta un approccio innovativo di co-design e partecipazione nello sviluppo di una metodologia che può aiutare i decisori a identificare i rischi a seconda di diversi scenari di cambiamento climatico.
L’impatto dei cambiamenti climatici sulla resilienza delle infrastrutture è un problema sempre più importante, in particolare per quanto riguarda le infrastrutture cruciali come le ferrovie nazionali, che svolgono un ruolo fondamentale nel fornire alternative a basse emissioni di carbonio per i trasporti.
Un nuovo studio, guidato dal CMCC in collaborazione con Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e l’Università degli Studi di Napoli Parthenope, mostra l’importanza di preparare le infrastrutture ferroviarie agli effetti del cambiamento climatico, in particolare l’impatto dell’innalzamento del livello del mare sulle ferrovie costiere, fondamentali sia per il trasporto di persone che di merci.
“I danni o le interruzioni causate dalle inondazioni e dall’innalzamento del livello del mare potrebbero avere un impatto significativo sulla vita quotidiana delle persone e sull’economia, dai ritardi nei viaggi all’aumento dei costi di manutenzione,” afferma Guglielmo Ricciardi, ricercatore del CMCC e autore principale dello studio. “La nostra ricerca sottolinea la necessità di misure di adattamento che evitino queste potenziali interruzioni e mette in evidenza l’importanza di analisi partecipative dei rischi per identificare e dare priorità alle misure più efficaci per rendere le infrastrutture resilienti agli impatti dei cambiamenti climatici.”
Lo studio ha definito e applicato con successo una metodologia che consente di valutare le sezioni ad alta risoluzione della rete ferroviaria costiera italiana più vulnerabili all’innalzamento del livello del mare, fornendo informazioni fondamentali per le azioni di adattamento mirate a proteggere l’infrastruttura ferroviaria.

La figura include rappresentazioni visive delle sezioni geografiche della ferrovia a rischio, codificate a colori in base alla gravità del rischio. Queste mappe, basate su diversi scenari RCP e orizzonti temporali, offrono una chiara comprensione visiva di quali sezioni ferroviarie potrebbero essere sommerse in futuro in base alle condizioni dell’innalzamento del livello del mare. Fonte: Ricciardi et al., 2024.
Lo studio non solo evidenzia i rischi tangibili dell’innalzamento del livello del mare, ma sottolinea anche l’importanza di avere uno strumento pratico per supportare i processi decisionali nella prioritizzazione degli interventi futuri di adattamento non solo per le ferrovie costiere ma anche per diverse tipologie di infrastrutture.
“Abbiamo implementato una metodologia di valutazione del rischio che combina proiezioni di pericoli climatici – l’innalzamento del livello del mare in vari scenari RCP – con l’esposizione e la vulnerabilità osservate, attraverso l’uso di indicatori,” spiega Ricciardi. “Questo ha anche comportato l’integrazione dei contributi degli stakeholder, utilizzando un approccio di co-design per perfezionare e dare priorità agli indicatori di rischio: una metodologia che quindi coinvolge sia esperti che modelli basati sui dati e aumenta la rilevanza e l’applicabilità dei risultati ai processi decisionali nel mondo reale.”
Questo apre la strada allo sviluppo di un approccio che può essere replicato nella valutazione di altri campioni esposti (come le ferrovie non costiere) e di altri pericoli climatici, fornendo informazioni preziose per i decisori che hanno bisogno di identificare i rischi per poter prendere decisioni informate su dove allocare le proprie risorse in maniera efficace.
“Questo lavoro, realizzato attraverso una collaborazione tra CMCC, Università Parthenope di Napoli e RFI, è un esempio concreto di come la scienza del clima possa contribuire efficacemente ai processi decisionali,” afferma Paola Mercogliano, principal scientist del CMCC e co-autrice dello studio. “Ricerche come queste dimostrano anche il grande valore della collaborazione tra la ricerca scientifica e gli stakeholder. Senza il coinvolgimento diretto dei proprietari delle infrastrutture e dei ricercatori, non sarebbe stato possibile tradurre i dati e le analisi climatiche in soluzioni pratiche e mirate, dimostrando che la collaborazione tra il mondo della ricerca e il settore privato è la chiave per affrontare efficacemente le sfide della resilienza delle infrastrutture.”
Per maggiori informazioni:
Ricciardi, G., Ellena, M., Barbato, G. et al. Correzione a: Valutazione del rischio delle infrastrutture ferroviarie nazionali a causa dell’innalzamento del livello del mare: un’applicazione di un quadro metodologico nelle ferrovie costiere italiane. Environ Monit Assess 196, 945 (2024). https://doi.org/10.1007/s10661-024-13111-1