
Gli ecosistemi forestali sono caratterizzati da un’alta eterogeneità spaziale, spesso legata alla loro organizzazione complessa e alla loro struttura verticale, vere e proprie sfide per molti modelli basati sui processi (PBMs – process-based models). La necessità di ampliare e completare i modelli basati sui processi in modo da tener conto di tale complessità strutturale, ha portato allo sviluppo di un nuovo approccio per i modelli di ecosistema forestale (FEMs – Forest Ecosystem Models), ovvero al 3D-CMCC-FEM, un modello in grado di studiare i flussi di carbonio e acqua, le riserve di biomassa e la loro distribuzione, per l’analisi di foreste complesse multistratificate.
In un nuovo studio pubblicato di recente su Ecological Modelling, un gruppo di ricercatori (fra cui A. Collalti, L. Perugini, M. Santini, T. Chiti e R. Valentini della Divisione IAFENT del CMCC) ha sviluppato e valutato il nuovo modello in questione, simulando gli effetti della competizione per luce e acqua, la crescita e la resa di una foresta decidua complessa dell’Italia centrale, dominata dalla presenza del cerro (Quercus cerris), per un periodo complessivo di 8 anni.
I risultati evidenziano come il modello presentato riduca gli errori nelle stime della produttività forestale o nella valutazione di alcune dinamiche, sottolineando l’importanza di includere prima possibile la complessità strutturale nei modelli per gli ecosistemi forestali (FEM).
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Collalti A., Perugini L., Santini M., Chiti T., Nolè A., Matteucci G., Valentini R.
A process-based model to simulate growth in forests with complex structure: Evaluation and use of 3D-CMCC Forest Ecosystem Model in a deciduous forest in Central Italy
2014, Ecological Modelling, Volume 272, pages 362–378, DOI: 10.1016/j.ecolmodel.2013.09.016