Servizi climatici: clima, salute e pianificazione urbanistica. Il caso Prato

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Studiare gli effetti che le ondate di calore potranno sortire sulla salute della popolazione da qui al 2050 nel comune di Prato, in Toscana, al fine di inserire queste valutazioni all’interno di un piano strategico comunale. È questo l’obiettivo di ADURB-PRATO, un progetto della Fondazione CMCC che vede impegnato il team di ricerca di Paola Mercogliano, Direttore della Divisione scientifica REMHI – Regional Models and geo-Hydrological Impacts.

Sfruttando le ultime conoscenze nel campo delle scienze atmosferiche e procedure consolidate di valutazione del rischio, il progetto vuole in particolare sviluppare un approccio per supportare i decisori politici e gli esperti di pianificazione urbana nelle scelte di adattamento. Il primo tentativo di sperimentazione di tale approccio è stato incluso nella procedura di valutazione ambientale strategica (VAS) del Piano Operativo, avviata in attuazione del Piano Strutturale del Comune di Prato. Scendendo nel dettaglio, quello che si cercherà di valutare sono gli impatti sulla salute umana delle ondate di calore, prendendo in considerazione la situazione attuale e gli scenari futuri, sulla base delle variazioni indotte dai cambiamenti climatici e dalle scelte di pianificazione ipotizzate nel Piano Operativo.

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Figura 1-Differenza tra i valori di temperatura massima / minima registrati nella stazione “urbana” di Prato Centro e le stazioni “rurali” (Vaiano in rosso e in verde, Artimino in arancione e verde scuro, rispettivamente per temperatura massima e minima)

Al momento, sono state completate le prime due fasi della valutazione ambientale strategica del Piano Operativo (la fase preliminare e quella di elaborazione del rapporto ambientale).
 In questi documenti, il progetto ADURB – PRATO descrive come abbia previsto di realizzare un’analisi delle caratteristiche climatiche dell’area, valutando l’influenza delle aree urbane (del costruito in particolare) sull’andamento delle temperature, un fenomeno noto con il termine di isola di calore urbana (UHI, urban heat island) [Fig. 1].

Sulla base degli scenari dedotti dalle simulazioni climatiche ad elevata risoluzione realizzate dalla Divisione REMHI (2), sono state inoltre stimate le variazioni delle principali forzanti atmosferiche nell’area di studio [Fig. 2].

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Figura 2 – In linea continua: ciclo annuale dei valori medi mensili di temperatura massima osservati per il periodo di controllo 1981-2010 (azzurro), e 2021-2050 sotto lo scenario RCP4.5 (verde) e RCP8.5 (rosso). In linea tratteggiata, anomalia nei valori medi mensili tra periodo futuro (verde per RCP4.5 e rosso per RCP8.5) e periodo corrente. A tal fine, le simulazione climatiche sono corrette ricorrendo a procedure di bias correction

Sulla base di tali risultati e dei dati di vulnerabilità disponibili, come la distribuzione della popolazione residente nell’area, il numero di decessi o di ospedalizzazioni, i ricercatori CMCC hanno quindi realizzato la calibrazione e validazione di un modello in grado di collegare il fenomeno delle ondate di calore ai relativi impatti sulla salute umana. 
È stata inoltre stimata la capacità di mitigazione delle aree verdi in funzione della loro morfologia ed estensione (1; 4) [Fig. 3].

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Figura 3: Mappa del cooling effect (secondo il censimento delle aree verdi al 2011)

La disponibilità di scenari climatici ha inoltre permesso di fare delle stime anche per alcuni orizzonti temporali (2021-2050) reputati d’interesse per un’adeguata pianificazione urbana e territoriale. 
Sarà quindi possibile stimare l’effetto delle proposte di variazione del Piano Operativo sull’intensità e la frequenza delle ondate di calore in ambiente urbano, e individuare quali potrebbero essere le migliori strategie di adattamento per affrontare tali eventi..

 

 

 

Il progetto ADURB-PRATO ha preso il via in seguito alla proposta tecnico-economica della Fondazione CMCC per lo svolgimento di un “Progetto di ricerca finalizzato alla creazione di un modello di verifica dell’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute umana al fine di orientare la pianificazione urbanistica del Comune di Prato”.
Per la realizzazione di tale progetto, la Fondazione CMCC – Divisione REMHI si avvale della collaborazione della Società di Ingegneria Georisk Engineering S.r.l. nell’ambito delle attività del progetto CLEVER.
Il fenomeno delle ondate di calore è sintetizzato dal parametro HUMIDEX (3), un parametro molto utilizzato nelle pubblicazioni scientifiche del settore.

Leggi anche gli articoli, pubblicati sul blog TEC della Fondazione CMCC:

References:

  • 1)  Bao T., Li X., Zhang J., Zhang Y., Tian S. (2016). Assessing the Distribution of Urban Green Spaces and its Anisotropic Cooling Distance on Urban Heat Island Pattern in Baotou, China. ISPRS International Journal of Geo-Information, 5, 12, doi:10.3390/ijgi5020012
  • 2) Bucchignani E., Montesarchio M., Zollo A.L., Mercogliano P. (2015). High-resolution climate simulations with COSMO-CLM over Italy: performance evaluation and climate projections for the XXI century. International Journal of Climatology DOI: 10.1002/joc.4379
  • 3) Conti S., Masocco M., Meli P., Minelli G., Palummeri E., Solimini R., Toccaceli V., Vichi M.(2007). – General and specific mortality among the elderly during the 2003 heat wave in Genoa (Italy), Elsevier, Environmental Research 103:267–274, doi:10.1016/j.envres.2006.06.003.
  • 4) Hamada S., Ohta T. (2010). Seasonal variations in the cooling effect of urban green areas on surrounding urban areas. Urban Forestry & Urban Greening, 9:15–24, doi:10.1016/j.ufug.2009.10.002.

 

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