Si circonda di relazioni, affetti, piante e semplicità, e studia teatro per affrontare con nervi saldi il pubblico alle conferenze. Conosciamo Marta Ellena, la dottoranda che ha fatto del connubio tra clima e salute il suo cavallo di battaglia.

Intervista di Alessandra Mazzai

Cosa fai al CMCC?
Nell’ambito del PhD in Science and Management of Climate Change, con la supervisione di Paola Mercogliano (Divisione REMHI), sto conducendo delle ricerche nella valutazione della relazione fra microclima urbano e salute della popolazione. Collaboro inoltre con la Divisione CSP nel fornire supporto scientifico e tecnico a sostegno del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) in tema di adattamento ai cambiamenti climatici nell’ambito delle azioni previste per i negoziati internazionali della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC). Infine, collaboro come esperta per la piattaforma europea Climate-Adapt, con la mansione di aggiornare i contenuti presenti inerenti al tema “clima & salute”.

Quale strada ti ha portato al CMCC?
Dopo un tirocinio presso l’Adaptation Programme dell’UNFCCC, per la tesi di laurea ho collaborato con Arpa Piemonte sul tema dei cambiamenti climatici in relazione alla salute della popolazione urbana. È così che sono entrata in contatto con la Divisione REMHI del CMCC.

È il lavoro che sognavi da bambina?
Da piccola sognavo di avere un lavoro che potesse essere in grado di fornirmi l’indipendenza adeguata a poter vivere una vita libera e creativa, e che potesse essere una passione continuativa nel tempo che mi desse delle grandi gratificazioni. Sono contenta e grata di poter dire che penso di aver raggiunto ad oggi gran parte delle “ambizioni” che mi sono coltivata negli ultimi anni.

Qual è stato il momento più importante nella tua carriera al CMCC?
Ci sono stati diversi momenti che mi hanno riempito di felicità per le esperienze che stavo svolgendo e vivendo grazie al CMCC. Sicuramente, non scorderò mai il momento in cui ho preso consapevolezza che avevo un primo contratto con il CMCC, a gennaio 2019: la mia vita professionale stava andando esattamente nel modo in cui volevo che avanzasse!

Come vai al lavoro la mattina?
Solitamente prendo la metro e faccio un pezzo a piedi, il che mi permette di andare avanti nella lettura di un bel libro e poi, camminando, di ascoltare una canzone energica per iniziare al meglio la mia giornata.

Qual è il rituale che non manca mai nella tua giornata lavorativa?
Appena arrivo in ufficio (o appena mi metto a lavorare), la prima cosa che faccio è aprire la mail e rispondere a tutto. Dopodiché apro la mia agenda e “step by step” inizio le mie “task” della giornata.

Cosa c’è sulla tua scrivania?
Ci sono tantissime piante (cactus, aloe vera, potus, …). Adoro essere contornata dal verde, mi dà serenità. In più, il mio collega di ufficio presso il Centro Epidemiologico in cui al momento ‘risiedo’ (Servizio Sovrazonale ASL TO3) adora le piante, quindi abbiamo creato una specie di oasi felice.

Cinema o letteratura? Raccontaci le tue preferenze.
Dipende dal periodo e dalla tipologia di lavoro che sto svolgendo. Leggendo spesso articoli e report per la mia ricerca non è così immediato uscire da lavoro e aprire un libro. Nonostante questo, però, in questo periodo sono pro-lettura. Sto leggendo La Casa degli Spiriti di Isabel Allende e non vedo l’ora di iniziare il prossimo libro scritto e pubblicato da un mio caro collega e amico: I negoziati sul Clima di Federico Brocchieri.

 Cosa fai nel tuo tempo libero?
Amo contornarmi di amiche e famiglia, che ritengo essere componenti fondamentali della mia vita, giocare con i miei nipoti, così come fare una passeggiata in un parco in solitaria ascoltando la musica. Dal prossimo mese, dovrei iniziare nuovamente a frequentare in presenza i corsi di teatro, che spero mi saranno utili anche nel mio futuro lavorativo: servono nervi saldi, una buona dizione e una giusta dose di sicurezza anche per affrontare il pubblico di conferenze e seminari!