Viaggiare a zero emissioni: un progetto Interreg ci mostra come

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Come possiamo stimare l’impronta di carbonio di un progetto di ricerca? Quali azioni possiamo portare avanti per mitigare almeno in parte le sue emissioni? Il progetto del Programma Interreg Italia-Croazia GUTTA ci spiega come si potrebbe arrivare a portare avanti con successo un progetto europeo a zero emissioni.

Nel suo primo anno di vita, le emissioni dirette legate ai viaggi del progetto GUTTA sono state pari a circa 7 tonnellate di CO2. Per farvi un’idea, immaginate che l’Italia si ritrovi improvvisamente con un cittadino in più: 7 ton di anidride carbonica all’anno è infatti il totale delle emissioni prodotte in media da un cittadino italiano in un anno (dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze).
Sono questi i principali risultati dell’attività di monitoraggio delle emissioni di CO2 (legate a viaggi realizzati in occasione dei meeting interni o di eventi collegati al progetto) di GUTTA, il progetto del Programma Interreg Italia-Croazia che vuole contribuire alla decarbonizzazione del traffico marittimo dei traghetti tra Italia e Croazia.

“Nell’ambito del progetto è previsto specificatamente un monitoraggio e una stima delle emissioni legate ai viaggi per i vari meeting da parte dei partner”, spiega Gianandrea Mannarini, senior scientist alla Fondazione CMCC e coordinatore del progetto GUTTA, “e ciò potrebbe rappresentare un elemento d’innovazione per i progetti europei”.

Fig.1: results displayed vs. time, highlighting specific project phases and meetings; column height is proportional to emissions of single journeys, column colour to carbon emission intensity

Il punto di partenza del metodo messo a punto dai ricercatori del progetto prevede innanzitutto la creazione di un modulo, che i membri del progetto devono compilare inserendo alcune informazioni relative al viaggio affrontato. Per esempio, se una persona aveva affrontato il viaggio da A a B, passando per C, doveva specificare il mezzo di trasporto utilizzato per ciascuna tratta del viaggio (tratte A-C e C-B), come pure la distanza coperta. La stima delle emissioni di CO2 per la maggior parte dei mezzi di trasporto è stata effettuata con il tool online Carbonfootprint; questo strumento ha però alcuni limiti: può essere utilizzato per i viaggi in treno, macchina, o in areo, ma non tiene conto del trasporto marittimo: per questo motivo i ricercatori di GUTTA hanno dovuto sviluppare un metodo di calcolo per le tratte di viaggio in nave basato sui dati sulle emissioni dei traghetti pubblicati da THETIS-MRV. Oltre alle emissioni di CO2, è stata inoltre presa in considerazione l’intensità delle emissioni di carbonio, ottenuta dividendo le emissioni di ciascun viaggio per la distanza coperta.

I report individuali dei singoli viaggi sono stati quindi raggruppati e visualizzati per evento (per es. il kick-off o il primo Steering Committee Meeting) o per organizzazioni-partner di progetto. Questo ha permesso d’identificare chi e quando abbia generato le emissioni, elementi utili in vista di future misure di compensazione.

“Vorremmo che GUTTA fosse il primo progetto europeo con zero emissioni nette per i suoi viaggi”, ha aggiunto Mannarini. Obiettivo che potrebbe essere ottenuto per esempio con progetti di riforestazione/afforestazione, la fornitura di fonti di acqua potabile nei Paesi in via di sviluppo (evitando di ricorrere ai combustibili fossili per purificarla), o sostenendo la realizzazione di piccoli impianti per la produzione di energia rinnovabile. Queste azioni di compensazione del carbonio potrebbero andare a vantaggio di vari Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, come il numero 13, ‘Azione per il clima’.

Com’è stato quindi stimato il costo per compensare l’impronta di carbonio del progetto? Le emissioni legate ai viaggi sono state prese in esame come se fossero parte del Sistema per lo scambio di quote di emissione dell’Unione europea (EU-ETS). In questa prima valutazione, i ricercatori del progetto hanno preso in esame solo le emissioni direttamente legate ai viaggi. Tuttavia, per un progetto veramente a zero emissioni, lo studio dovrà essere ampliato in futuro per includere sia le emissioni indirette legate ai viaggi (di cosiddetto scopo 2 e 3), sia quelle legate ad altre voci, come i costi di personale e delle attrezzature. L’intensità media di carbonio dei viaggi del progetto nel 2019 è risultata essere pari a 107 gCO2/km, un valore di poco inferiore all’intensità di carbonio media delle auto nell’Unione europea, mentre il prezzo per la sua compensazione è ancora relativamente basso (sulla base delle attuali quotazioni del mercato ETS dell’UE), e pari a meno di 200 Euro.
Questo significa che, investendo una piccola parte del budget totale del progetto, i partner di GUTTA sapranno che i loro viaggi non avranno contribuito al cambiamento climatico.

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